La sezione lecchese della "Rete di Amicizia con le Ragazze e i Ragazzi di strada del Guatemala" che ha lo stato giuridico di Onlus, nasce sulla scia di un gruppo già e ancora operante a Lecco a favore del Nicaragua, ma che sosteneva con un piccolo aiuto economico anche il progetto in Guatemala. La proposta del Prof. Gérard Lutte, fondatore del movimento di liberazione dei giovani del Guatemala, nonché docente universitario di psicologia dell’età evolutiva presso l’Università la Sapienza di Roma e presso l’Istituto Progetto Uomo dell’Università Pontificia Salesiana -Viterbo- (corso per educatori professionali), di allargare l’interesse ai ragazzi del Guatemala è stata accolta da studentesse di Lecco che hanno incontrato e conosciuto dalle sue parole e dalle sue lezioni il movimento. Condivisi, da subito, i suoi fini educativi e facendo appello all’amicizia e agli ideali comuni incontrati in alcune persone, il gruppo si è costituito nel settembre 2003, al fine di sostenere il progetto coordinato dal Prof. Gérard Lutte e si è posto come strumento nella sensibilizzazione dei giovani della zona, nel tentativo di produrre effetti educativi sia qui che in Guatemala.
Soci..............
SOCI ORDINARI E RESPONSABILI:
Barbara Ravasio barbara.ravasio@libero.it
Chiara Riva chiara.ri@libero.it
Giovanna Samà giovannasama@interfee.it
Luigia Colombo 0341-283727
Marco Corti mightymarco@yahoo.com
Maria Andreotti mariaandreotti@virgilio.it
Finalità...........
Ampliare l'iniziativa con attività che coinvolgano i giovani di Lecco per favorire la "lotta" contro l'emarginazione dei loro coetanei guatemaltechi e sostenere il loro protagonismo nel processo di cambiamento. Il ricavato delle iniziative sarà devoluto a favore dei giovani di strada, la condivisione dell'impegno e degli sforzi per la realizzazione delle attività andrà a costruire una maglia della rete che ha e avrà la sua valenza nel progetto di vita di tutti i giovani coinvolti. Si ipotizza per il futuro la cristallizzazione del progetto di "amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada" nelle scuole che si sono già attivate in tal senso e il coinvolgimento di altre scuole lecchesi, per ampliare la rete di amicizia e tentare di rendere i giovani promotori, loro stessi, di iniziative e attività di sostegno.
Attività..........
21.10.2003
incontro tra Gérard Lutte, Lorena Hernandez (vice-presidente del MO.JO.CA – Movimento dei Giovani di Strada del Guatemala), gli studenti dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato “P. A. Fiocchi” e Istituto Magistrale “Bertacchi” – Lecco
Incontro pubblico serale con Gérard Lutte e Lorena Hernandez.
Raccolti € 390,00
21.12.2003
Mercatino usato.
Raccolti € 137,00
gennaio 2004-giugno 2004
borsa di studio sostenuta da studenti Istituto Magistrale “Bertacchi”
5 marzo 2004
Adesione a bando di concorso emesso dal Comitato Lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli per sostegno di iniziative di solidarietà internazionali – argomento: recupero, rieducazione, reintegro di minori in difficoltà. Il progetto presentato fa riferimento al reinserimento sociale e prevede un aiuto economico per l’affitto di una stanza, rivolto ai giovani che desiderano uscire dalla strada.
17 marzo 2004
torneo sportivo realizzato da Istituto Professionale Industria e Artigianato “P. A. Fiocchi” (studenti, personale docente e non).
Raccolti € 139.00
3 aprile 2004
Incontro tra Gérard Lutte e studenti del liceo artistico “Medardo Rosso”– Lecco.
Maggio 2004
Dal Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli ottenuto finanziamento di € 14.662,00 per progetto di reinserimento nella società di ragazze e ragazzi che vogliono uscire dalla strada, con aiuto temporaneo per affitto camera.
14-15-16 Maggio 2004
Partecipazione a Manifesta, rassegna del sociale nel territorio lecchese. Premiazione per il progetto vincitore e mercatino di solidarietà.
Raccolti € 726.00
2-3-4 luglio 2004
Partecipazione a mercatino di solidarietà organizzato da Associazione Ethnica.
Raccolti € 275.00
28 luglio 2004
Iscrizione di Amistrada al Comitato Lecchese per la pace e la Cooperazione tra i Popoli
-Provincia di Lecco-
luglio 2004
Offerta di € 490.00 da Associazione Italia-Nicaragua.
26 settembre 2004
Partecipazione a mercatino di solidarietà organizzato da SO.LE.VOL – Lecco.
Raccolti € 620.00
Festività natalizie
Raccolti € 449.00
25 febbraio 2005
Partecipazione a bando per progetti di cooperazione decentrata promosso dal Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i popoli. Tema: “Interventi di prevenzione ed educazione igienico-sanitaria di base”. Presentato progetto dal titolo: “Anche noi bambine, bambini e giovani di strada rivendichiamo il nostro diritto alla salute e alla vita”, elaborato dai giovani ed educatori del Comitato di gestione del Movimento dei giovani di strada con la partecipazione di Gérard Lutte.
6 aprile 2005
Torneo sportivo realizzato IN COLLABORAZIONE dagli studenti dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato “P. Fiocchi”, Istituto Magistrale “Bertacchi”, Liceo Artistico “Medardo Rosso” – Lecco.
Raccolti € 119.00.
18 e 19 aprile 2005
Incontro tra Gérard Lutte e amministrazioni locali per aggiornamento riguardo le modalità di realizzazione del progetto di reinserimento finanziato.
20-21-22 maggio 2005
partecipazione a Manifesta, rassegna del sociale nel territorio lecchese, insieme ad Associazione Italia–Nicaragua.
Raccolti € 343.00
maggio 2005
Offerta da Istituto “Bertacchi” classe 3 SA: € 50.00
29 maggio 2005
Spettacolo “Danzando la strada” realizzato dagli studenti del liceo artistico “Medardo Rosso” di Lecco
Raccolti € 370.00
Collaborazione...
Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "Piero Angelo Fiocchi" -Via Belfiore, 4 - 23900 Lecco, tel. 0341-363310 fax 0341-286545
Istituto Magistrale Statale "Giovanni Bertacchi" Via XI Febbraio, 6 - 23900 Lecco, tel. 0341-364584
Liceo Artistico Statale "Medardo Rosso" Via Calatafimi, 5 - 23900 Lecco
Tel. 0341-369278 / 0341- 364378
Assessorato Cultura e Servizi Sociali, Commissione pari opportunità, Comitato Lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli - Provincia di Lecco. Rete di amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada del Guatemala - sezioni di Milano e di Luino.
DA LECCO AL GUATEMALA … DANZANDO LA STRADA
A seguito della collaborazione tra studenti, insegnanti, educatori professionali e soprattutto del desiderio di CREDERCI, il 29 maggio 2005 si è realizzato a Lecco lo spettacolo di beneficenza DANZANDO LA STRADA che ha visto protagonista il Liceo Artistico rappresentato dalla classe 2 A sperimentale, con alcuni membri della 2 B sperimentale e 3 A2.
Il progetto ideato da tempo ed attivato nel secondo quadrimestre 2005, si è posto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla CONDIVISIONE di un’AMICIZIA tra coetanei di diversa provenienza, motivando alla riflessione in parallelo sul vivere la strada dei giovani del Guatemala e sul vissuto della propria strada in qualità di adolescenti italiani.
Da parole chiave emerse, a seguito della visione del filmato relativo alla condizione dei giovani di strada del Guatemala e dell’incontro tra Gérard Lutte e la classe nell’aprile 2004… un laboratorio di espressione corporea + improvvisazione danzata, arti visive, grafiche, letterarie, musicali ed, infine, lo spettacolo nella sala della Provincia di Lecco per portare a CONOSCENZA del territorio la tematica ed il POTENZIALE UMANO e ARTISTICO di tutti i GIOVANI coinvolti.
Questo percorso ha permesso lo scaturire di una COMUNICAZIONE di linguaggi alternativi, A PIU’ VOCI, e, attraverso l’esperienza del mettersi in gioco, una CONSAPEVOLEZZA maggiore di SE’ e dell’ALTRO… RELATIVAMENTE LONTANO… Esprimiamo con i riscontri scritti dei ragazzi e delle ragazze l’esito positivo di questa esperienza!
Chiara e Barbara
Parole-chiave individuate e scelte dai ragazzi per caratterizzare gli aspetti che maggiormente li hanno colpiti in relazione all’argomento.
Da qui lo sviluppo del percorso…
CONDIVISIONE-SOLITUDINE
“Nel momento in cui ho visto il filmato sui ragazzi di strada ho avuto varie sensazioni in un certo senso anche contrastanti: la prima cosa a cui ho pensato è stata la condivisione perché le condizioni disastrose in cui vivevano quei ragazzi non permettevano una vita facile, ma nonostante ciò si aiutavano a vicenda e lavoravano in gruppo . In alcuni momenti invece ho pensato alla solitudine perché c’erano delle immagini di ragazzi che elemosinavano cibo e acqua e ho riflettuto a quanto si devono sentire soli e tristi in quei momenti.”
Francesca
CORAGGIO-PAURA
“Perché a pensare che dei ragazzi della nostra età possano andare ad abitare sulla strada, è ridicolo però secondo me bisogna aver coraggio per andare a vivere sulla strada. E così entra in gioco la paura perché per andare a vivere in strada bisogna aver paura di qualcuno o della stessa strada.”
Mattia
TRAFFICO
“Un traffico di ragazzi che ballano e si muovono scontrandosi; un traffico di ragazzi di strada, bisognosi di aiuto che hanno subito violenze, hanno sofferto e vorrebbero uscire dalla strada ma non possono, non hanno niente fuori di lì, la strada è chiusa!”
Laura
VIOLENZA
“La paura di guardare dietro l’angolo, di svegliarsi in un posto mai visto, perché la violenza è come un passante sulla strada.”
Monica
INGIUSTIZIA
“Questa è la parola chiave che mi è venuta in mente soprattutto perché i poliziotti che in teoria le dovevano aiutare le violentavano, quindi la mancanza della legge.”
Eros
SOLITUDINE
“Nel video le immagini che mi hanno colpito sono state quelle della solitudine perché i ragazzi anche se erano in gruppo in certi momenti della giornata secondo me si sentivano soli e abbandonati da tutto.”
Ylenia
LIBERTA’-RESPONSABILITA’
“Libertà perché quei ragazzi sono liberi dai genitori che li picchiano e sfruttano. Responsabilità perché quei ragazzi sono obbligati a crescere in fretta e a prendere sulle proprie spalle i problemi della vita.”
Melissa.
SFRUTTAMENTO
“Penso a alcune ragazze della mia età: sfruttate, usate, mai così legate alla vita. La parola sfruttamento indica il trattamento scorretto di alcune persone. Esse sono considerate come cose che vengono usate e poi scaraventate in mezzo alla strada.”
Erica
VIOLENZA-SOFFERENZA
“Guardando il video ho visto quanta violenza e quanta sofferenza provano i ragazzi di strada ogni giorno, tutti i giorni, fino a che non riescono ad uscirne.”
Blerina
ACQUA
“Una cosa che mi ha colpito profondamente è la mancanza di acqua pulita per lavarsi e anche da bere, perché ho notato che per lavarsi utilizzano l’acqua delle fogne. Per noi è normale alzarsi la mattina, andare in bagno e lavarsi, poi andare in cucina e bere un po’ d’acqua mentre per loro no; ogni giorno è una nuova lotta per la sopravvivenza! Ho notato anche che praticamente non si lavano mai e una volta ogni tanto delle presone gli lavano i capelli e gli tolgono i pidocchi…Noi invece facciamo la doccia ogni due giorni e non abbiamo di questi problemi. C’è una canzone che potrebbe rappresentare questa situazione: “Acqua azzurra, acqua chiara” di Battisti.”
Anissa
LABIRINTO-SFRUTTAMENTO-PAURA-MISERIA
“Le ragazze di soli dodici anni che si ritrovano catapultate in questo “labirinto” di prostituzione, che ancora non hanno coscienza, si ritrovano con un bimbo da crescere e nutrire.”
Aura
ALTRUISMO
“Questa è la parola chiave che mi è venuta in mente dopo aver visto il video. Per tutti quei ragazzi abbandonati dal mondo dimenticati, la vita dipende proprio e soltanto dagli altri. Che fine farebbero se non ci fosse nessuno ad aiutarli? Dopo tutto quelle che hanno subito (…) per loro trovare qualcuno che dona se stesso, il proprio tempo e la propria generosità per tirarli fuori da quella orribile situazione seconde me è un enorme invito per continuare a sperare. Perché in fondo l’altruismo non vuol dire altro che questo: SAPER DARE SENZA CHIEDERE.”
(Anonimo)
SFORTUNA
“La parola chiave che mi viene in mente avendo visto il video è “sfortuna” soprattutto perché nascere in Guatemala rispetto che in Italia è davvero una situazione di povertà maggiore.”
(Anonimo)
SOFFERENZA
“Questa parola perché nel video i ragazzi raccontano le violenze subite, i maltrattamenti, la dura vita di strada. E anche nel balletto quando hanno chiesto di rappresentare i ragazzi di strada, ci siamo immedesimati in sofferenza e solitudine.”
Giulia
DISPERAZIONE
“Perché questi ragazzi sono talmente disperati da assumere droghe contro i morsi della fame.”
(Anonimo)
“Dopo il primo incontro ho capito veramente cosa significa “vivere” in strada, cosa si prova, si sente, anche se non ho mai vissuto in questo contesto, mi sono resa conto della difficile vita che i ragazzi devono affrontare in Guatemala.”
Arianna C.
“Io penso che i ragazzi di strada del Guatemala sono persone uguali a noi, ma con esperienze completamente diverse da noi. Le ragazze di quindici anni sono state già violentate dai loro amici, hanno già un bambino, vivono in strada senza possedere nulla. La cosa che non riesco a capire è perché i genitori di questi ragazzi non li cercano e li lasciano vivere in strada.”
Valeria
“Coloro che aiutano gli altri personalmente mettendoci l’anima, secondo me sono i migliori. E forse non ci pensiamo, ma sono anche molto fortunati. Perché loro sanno come ci si sente a far del bene. Forse i ragazzi non potranno ripagarli con soldi e oggetti materiali, ma sono sicura che, per un volontario, che ha seguito passo per passo, mano nella mano, e ha faticato per cambiare la sua sorte, nel momento in cui la vita del ragazzo diventerà anche un minimo più felice, per lui sarà il massimo della felicità.”
Arianna M.
Durante il percorso … produzioni personali e proposta di pensieri per loro “significativi”
Freddo, fame, droga
Compagni di viaggio
Di coloro che hanno la forza di sperare
La luna e le stelle
Illuminano il loro cammino.
Occhi di bambini
Nascosti dietro gli angoli delle strade
Occhi pieni di lacrime
Occhi che presto si schiuderanno per sempre
Occhi che non hanno il coraggio di guardare avanti.
Erica
ESSERCI
Posso esserci,
devo esserci, ci sarò…
Perché posso farcela.
Perché posso avere di più,
perché diventerò più forte.
Posso esserci,
devo esserci:
Perché voglio amare,
voglio essere amata!
Giulia
SOLITUDINE
Cadi, cadi…
Non riesci a rialzarti
E’ il peso del rimorso.
E’ la paura
Che ti invade il cuore,
Non ti fa muovere,
Non ti fa vivere:
E’ la morte dell’anima!
(Anonimo)
SOPRAVVIVENZA
L’incertezza del domani,
Alzarsi la mattina e non sapere quello che ti aspetta
Ogni giorno è una lotta,
una lotta per sopravvivere
una lotta contro la fame, il freddo
una lotta per la vita.
Cecilia
Il gelo penetra attraverso la pelle
E arriva fino al cuore
Ormai distrutto
Ormai senza nessuna speranza
Un cuore spezzato
Dalla violenza
Un cuore spezzato
Dalle droghe,
un cuore spezzato
da una vita
che non ha più senso di essere vissuta.
Monica
…Tu sei la stella
che vaga e invaghisce
signora di poesia
Tu sei il rimpianto
che dura e indurisce
sorella di nostalgia
Tu sei il rimorso
che incolpa e colpisce
angelo di carestia
Tu sei il ricordo
che sfiora e sfiorisce
mentre una sera va via…
…Tu sei il mio tempo
che impazza e impazzisce
compagna di prigionia
Tu sei il mio viaggio
che impara e impaurisce
regina di fantasia
Tu sei il pensiero
che passa e appassisce
madre di malinconia
Tu sei il futuro
a cui sparo e sparisce
quando la notte va via…
(dalla canzone di C. Baglioni “A domani”)
Federica
IMMAGINI
La bellezza e l’amore
Hanno colori indefiniti,
che rapiscono
i nostri sguardi
lasciandoci in un cielo
diviso a metà.
Principe è l’immagine
In questo mondo
Fatto di colori…
Un mondo che è
Fittizia descrizione di sé,
E spazio non lascia
Alle emozioni!!!
Giulia
DOVE VADO, DA DOVE VENGO
Dove vado, da dove vengo,
perché sono bagnata.
Andiamo, non è difficile capirlo.
Sta piovendo.
La pioggia è pioggia.
Io ci cammino sotto e poi,
e poi nient’altro.
Andate per la vostra strada
Come io per la mia.
Perché sguazzo nel fango?
Perché mi piace.
E la pioggia, la pioggia mi fa ridere.
Rido di tutto, tutto, tutto.
Se avete le lacrime in tasca
E’ meglio che torniate a casa,
è meglio che piangiate su voi stessi,
ma lasciatemi stare,
lasciatemi stare, lasciatemi, lasciatemi.
Il suono della vostra voce non lo voglio sentire.
Andate per la vostra strada come io per la mia.
(Jacques Prévert)
Cecilia
L’ignoranza
L’ingordigia
La lussuria verso chi non si difende
La solitudine
La desolazione
Il totale abbandono del grembo materno
Per una strada
Una dipendenza
Il ramo di un albero
Che brucia agli occhi di chi non vede
Occhi spenti
Turbati da una vita vuota
Un velo di rancore ricopre
Il cuore di un bambino
Nato
Da una prostituta
Dalla sporcizia del mondo
Lasciato a se stesso
Per morire nel marciume
Nulla è irrecuperabile
Ma la corda lanciata si spezza
Troncata dal coltello
Lo stesso che accoltella i giovani
Addio mondo crudele.
Veronica
IL BUIO
Il buio è profondo
Intenso;
e come grilli d’estate
ti rompe i timpani…
il buio ti entra nella pelle
ti spezza il cuore;
il buio è gelido
e ti devasta l’anima.
Non puoi combatterlo,
non puoi reagire:
accendi un fiammifero
e ti accorgi
che non ci sono porte
ma solo muri,
barriere invalicabili
davanti a te…
Giulia
“La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto”
“Il poeta è un fingitore”
(Fernando Pessoa)
Cecilia
C’è una poesia che a me piace molto, è una delle mie preferite e penso che riguardi un po’ i comportamenti dell’uomo, dei genitori sui ragazzi e della gente sui ragazzi di strada.
Federica
Racchiudere in una parola,
in una riga, in una pagina,
la vita di un tuo simile
è quanto di più arbitrario
perentorio e inaffidabile
possa partorire mente umana.
E’ per questo che insistiamo a farlo.
(Gianni Rodari)
Al termine del percorso: alcune riflessioni…
“Danzando la strada” è stata un’esperienza divertente che allo stesso tempo ha toccato un argomento serio. Per me è stato qualcosa di importante e costruttivo, ci ha dato la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso, con gli occhi di coloro che non hanno tutte le possibilità che abbiamo noi. Mi riesce quasi difficile credere che dei bambini, anche piccolissimi, siano già in grado di andare avanti da soli, mentre nella nostra società i ragazzi restano in famiglia fino a quasi 30 anni. Volevo comunque ringraziarvi per la bellissima esperienza e per le belle giornate che ci avete fatto passare. E grazie anche per la vostra disponibilità e soprattutto per la vostra pazienza nel seguirci nei nostri progetti. Grazie mille per tutto.
Erica
“Danzando la strada –un’esperienza scolastica particolarmente alternativa – Be’ cosa dire di un’esperienza simile? Un commento, sì, un commento, ma non è facile descrivere le emozioni provate, su un pezzo di carta…Comunque, secondo me è stata molto utile e divertente perché ho potuto conoscere i problemi dei bambini di strada ed allo stesso tempo fare qualcosa di concreto per aiutarli. Secondo me dovrebbero proporre queste iniziative a tutte le classi per far provare le nostre emozioni anche agli altri. Vorrei inoltre ingraziare tantissimo Chiara e Barbara che hanno avuto una pazienza infinita con noi e ci hanno incoraggiato in ogni modo possibile.”
Mely
“Come definire questo tipo di esperienza? Creativa, alternativa, stimolante, scolastica, significativa…Tutti aggettivi che definiscono a loro volta una delle tante, troppe emozioni provate nel vivere questo spettacolo. Perché si tratta proprio di viverlo, di sentirlo tuo e metterci l’anima…solo così siamo riusciti a realizzare tutto ciò che è stato visto da voi. Ma credo che più importante ancora è ciò che non si è visto. Le prove, la fatica, le lacrime, i sorrisi che stanno dietro ad ogni singola azione dello spettacolo e che tutti danno per scontato anche se in realtà sono le più importanti. Solo con impegno e passione si riesce a creare qualcosa di vero. Quest’esperienza personalmente mi ha aiutata a crescere e sono certa che mi accompagnerà per molto tempo, se non per sempre…Inoltre, il particolare di cui ho anche tenuto conto, è ciò che l’associazione si pone come obiettivo e cioè l’altruismo, dare una mano a chi non ce la fa da solo. Qualsiasi cosa si faccia per aiutare il prossimo è fondamentale!! Meno male che esistono persone come voi che per aiutare i ragazzi di strada avete aiutato anche noi a superare le nostre paure e le nostre debolezze. Se ci fossero più persone come voi il mondo sarebbe migliore…Grazie”
Arianna
“Sono contenta di questa esperienza e soprattutto per il successo suscitato nei miei e negli altri genitori e amici. Devo ammettere che abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra!! Questa è stata un’esperienza divertente, utile e unica che lascia un segno indelebile nei miei ricordi di adolescente. Nonostante i diversi scoraggiamenti iniziali e nel corso del progetto, manifestati più volte da tutti noi, grazie alla vostra pazienza e tenacia siamo riusciti ad andare avanti anche se ogni tanto qualche lacrimuccia è scappata. Credo che questa problematica presente tra i giovani del Guatemala abbia finalmente aperto gli occhi a persone che, quando parlano affrontano tali tematiche, senza rendersi realmente conto di ciò che avviene quotidianamente in quei paesi. Grazie infinite di tutto. Ciaoooo
Aura
“Io credo proprio che questa esperienza resterà nel mio cuore per sempre. E’ stato bellissimo collaborare. Lavorare insieme, mettendoci tanto impegno e sacrificio per questo spettacolo che alla fine secondo me è stato fantastico. Mi piacerebbe rifarlo un’altra volta, ma sarebbe ancora più bello potere ripetere questo progetto anche l’anno prossimo!!
Sono stata contenta di avere partecipato e devo dire che mi ha dato tanta soddisfazione fare questo spettacolo per beneficenza!! Un ringraziamento particolare e un bacione a Chiara e Barbara che ci sono state vicine fin dall’inizio di questa esperienza. GRAZIE MILLE!!”
Francesca
“Quest’esperienza mi ha saputo coinvolgere tanto che mi dispiace che sia già finita. Anche se è durata solo per due mesetti mi sento cresciuta e più matura. Sono contentissima di aver partecipato sia per il fine (aiutare i bambini di strada) sia per fare qualcosa di nuovo, in gruppo, diverso dai soliti lavori scolastici. Voglio dirvi che non importa se ci avete sgridato qualche volta, perché è anche grazie a questo che abbiamo ottenuto dei risultati strepitosi: un meraviglioso spettacolo. Spero che come a me anche a voi questa esperienza abbia trasmesso delle emozioni perché ci terrei molto. GRAZIE MILLE!!”
Monica
P.S. Spero di poter ripetere lo spettacolo prossimamente…così non ci perdiamo di vista!
“E’ stata un’esperienza diversa, interessante e piacevole anche se l’argomento non è dei migliori, un po’ triste ma PIENO DI EMOZIONI. Ogni poesia, ogni balletto, ogni mimo hanno trasmesso, credo a tutti, tanta carica di vita, cioè immedesimandosi nei ragazzi di strada mi sono resa conto della miseria, della violenza, della sfortuna di tanti ragazzi che vivono sulla strada, fra droga e miseria. Sono contenta che la gente che è venuta ad assistere allo spettacolo non sia stata TACCAGNA e abbia dato un BUON CONTRIBUTO per aiutare questi ragazzi”.
Giulia
“Ed è finito…è già tutto finito…non mi rendo conto di come il tempo sia passato velocemente e ripensando al momento dello spettacolo sembra sia durato 3 secondi e mezzo. Tutta la tensione della giornata, tra una prova e l’altra, sembrava scomparsa in quel momento e senza neanche pensarci tutto è passato velocemente e si è come svolta da sola in modo talmente naturale e spontaneo da lasciarmi stupita ogni volta ci penso. Vorrei tornare indietro, rivivere tutto, dall’inizio alla fine, anche i momenti più duri e difficili, perché sono proprio quelli che ti rimangono dentro e ti fanno apprezzare ancora di più i momenti di vera gioia e felicità. Ho messo grande impegno in questo spettacolo, perché credo che sia stata una buona causa, un buon motivo per cui mettersi in gioco. Sono contenta di non essermi tirata indietro, di non aver esitato e né dubitato di quello che stavo facendo. Sono sicura che queste forti emozioni rimarranno dentro di me, ma non come un semplice ricordo, piuttosto come un insegnamento che cercherò di applicare nella mia vita ogni giorno. GRAZIE!”
Cecilia
Le seguenti pervenute sotto forma di sms
Monica: forse la cosa migliore di tutto l’anno scolastico
Andrea: molto bella e significante per me
Anissa: ho conosciuto +afondo le loro vite e ho notato qt io sia fortu d avere 1vita meravigliosa cm ql ke sto vivendo e cm loro soffrono mentre io mi diverto
Valentina: esp fondamentale xké abbiamo potuto capire anke se per poco tempo le sensazioni dei nostri coetani del Guatemala, sn ml contenta di aver accettato questa proposta
Arianna M: mi ha fatto un immenso piacere poter vivere questa esp di solidarietà.era da tempo ke mi sarebbe piaciuto fare parte di un’associazione di volontariato x aiutare qualcuno ke meno fortu di me aveva bisogno di aiuto e voi ci avete proposto lo spettacolo.volevo ringraziarvi xké credo ke x crescere noi raga abbiamo anke bisogno di aprire gli occhi e vedre ke al mondo non è tt bello e felice…ma soprattutto dobbiamo fare qualcosa per renderci utili.mi sn resa conto con questa iniziativa che nn è mai troppo presto per aiutare gli altri anche con semplicità e anche se non sembra qualcuno nel mondo sottovoce ci ringrazia e sarà+felice
Marta: un esp che mi ha aiutato a crescere direi che sarebbe quasi impossibile descriverla in poche righe xké ce ne vorrebbero moltissime.Io sto già vivendo un esp di volontariato ero già più o meno a conoscenza di queste cose con questa esp ho avuto modo di approfondirla. Finita questa meravigliosa esp rimarrà dentro di me un’impronta di voi e di questa esp
Eros: coinvolgente
Fede: è stata 1esp impo x capire Meglio poveri ke nn hanno alcuna possibilità.ho capito 1po’ di+ cs sn le cs impo nl vita
Cecilia: è 1iniziativa impo xké spesso il probl di noi giovani nn è l’insensibilità o l’indifferenza ma la nn coscienza.secondo me proponendoci questa attività ke c aiutate a conoscere 1realtà del Mondo a noi lontana distante in modo fisico e spirituale...questa distanza viene annullata quando vengono proposte queste iniziative.l’impo è accorciare queste distanze
Grazie ragazzi per averci permesso di incontrare la vostra “strada”… di aver accolto il messaggio dell’amicizia universale…di averci dimostrato che si può credere ad un mondo dove non predomina il denaro, l’immagine, il prestigio, ma il rispetto, la condivisione, la solidarietà.
Agli attori, ballerini, scenografi, musicisti, cantanti infiniti complimenti, ma soprattutto al vostro ESSERE PERSONA, l’augurio di riuscire sempre ad illuminare, con i valori autentici che vi appartengono, la scena della vita.
Un abbraccio che vi racchiuda tutti.
Chiara Barbara Gigia