“L’educazione è amicizia e libertà »
Un titolo che incuriosisce per un video che illustra che il cambiamento nell’educazione è possibile. Anche in un paese e in una città (Guatemala) dove la violenza fa strage. Anche con i giovani adolescenti che vivono nella strada, schiavi della droga, che sono considerati meno di niente! A maggior ragione con i giovani europei che non hanno conosciuto la violenza della vita in strada.
Il video dettaglia il percorso educativo che propone il Movimento dei giovani di strada (MOJOCA). Con l’aiuto delle immagini coinvolgenti, delle parole forti e dei canti pieni di emozioni. E’ un percorso che interpella molto poiché scommette sulla forza di queste ragazze e di questi ragazzi, che propone loro di prendere delle responsabilità, che si basa sui valori dell’amicizia e della solidarietà.
La forza del documento risiede nell’illustrazione molto concreta delle quattro tappe di questo percorso molto strutturato e, allo stesso tempo, diversificato. Dalla strada e dalle sue violenze all’educazione di qualità che i giovani usciti dalla strada offrono ai loro bambini; le difficoltà si possono superare: quante speranze frustrate, quante riuscite inaspettate!
Solo un movimento ben organizzato e, allo stesso tempo autogestito, può permettere una simile esperienza di vita e d’impegno in una trasformazione delle persone e della società.
Che lezione data dal Sud ad un Nord spesso disincantato! Si, un’educazione che fa risorgere è possibile. Essa suppone che siano ben chiari i valori fondamentali, che si scommetta sulle potenzialità dei giovani (anche di quelli più feriti dalla vita), e che, allo stesso tempo, gli adulti creino con loro un ambiente esigente e profondamente umano.
Quando si vedono i bambini raggianti o gli adolescenti impegnati nei loro studi e nel Movimento… e si sa che le loro mamme vivevano nella strada, si recupera la speranza. Quando si sentono i loro canti, rivendicare i loro diritti e manifestare con umorismo il primo maggio o l’8 marzo, si crede che è possibile.
Si passa dall’indignazione necessaria all’impegno indispensabile.
Jacques Liesenborghs
Comitato di gestione della Rete d’Amicizia con le Ragazze e i Ragazzi di Strada (Belgio)