testimoninaze + 2018 ottobre 20
per Miguel
Miguel, un ragazzo silenzioso…
si muoveva lentamente e con l’aria assonnata
nella casa dell’amicizia delle ragazze e dei ragazzi
di strada,
dove tutti si muovono in fretta parlando ad alta
voce,
ciascuno con qualcosa da fare o un compito da
svolgere.
In mezzo a tutto questo movimento
si aggirava Miguel, con un’espressione pensierosa
uno sguardo mesto e una traccia di sorriso
osservando tutta quella vita che gli ruotava
intorno.
Con quel suo corpo sottile e un po’ inclinato
spesso si sedeva al sole sui gradini del patio
o su una panca, vicino a qualcun altro
e si addormentava…
anche a tavola o a scuola,
e la sua testa scivolava lentamente
fino a d appoggiarsi dolcemente
sulla spalla di chi gli stava accanto.
I suoi compagni a volte lo lasciavano dormire,
condividendo il peso di quel corpo abbandonato.
A volte lo svegliavano, stimolandolo a partecipare
alle varie attività.
Miguel veniva alla casa dell’amicizia tutti i giorni
e anche se non partecipava attivamente alla vita del
Mojoca
la sua presenza silenziosa era più che eloquente.
Chiedeva soltanto di esserci, di stare in
mezzo agli altri ragazzi.
Lo chiedeva con gli occhi e con la ricerca di
vicinanza fisica,
senza parlare,
per alleviare il peso di una storia indicibile
che portava nel cuore.
Miguel, un ragazzo mite…
che adesso non c’è più,
ucciso a diciassette anni da una violenza
inenarrabile,
della quale siamo tutti un po’ responsabili.
Miguel, ragazzo dolcissimo…
che tu possa finalmente dormire in pace,
con la testa appoggiata sulla spalla accogliente
dei tuoi compagni di strada,
che non ti dimenticheranno mai!
Molli Vecchi