testimonianze + 2017, maggio 30, Roma
Care amiche ed amici
un affettuoso saluto da parte mia e di
Kenia.
Il nostro soggiorno in Italia sta per
finire, fra 15 giorni raggiungeremo il Belgio dove ci fermeremo solo tre
settimane prima di ripartire per il Guatemala.
Vi scrivo una lettera per
comunicarvi un primo bilancio degli incontri fatti fino adora in Italia e
ricordarvi gli appuntamenti in Toscana e in Piemonte dove speriamo di
incontrare molte e molti di voi
IL SENSO DELLA NOSTRA SOLIDARIETA’
Daniela, insegnante in una scuola media
di Napoli, frequentata da alunne ed e alunni che vivono in un quartiere popolare
dominato dalla mafia, fa con i suoi colleghi un eccellente lavoro di
coscientizzazione.
Il 21 marzo scorso hanno organizzato nel
quartiere una manifestazione in ricordo dei morti di mafia: nei cartelli era
scritto “no alla camorra”.
Con Kenia, e l’anno scorso anche con
Mirna, abbiamo incontrato queste ragazze e ragazzi.
Daniela aveva invitato più di venti tra
amiche ed amici ad una cena solidale.
Mi ha mandato un messaggio di whatsapp
dove dice:
·
i
miei amici sono rimasti profondamente colpiti …
·
sono contenta di aver condiviso con loro queste emozioni.
·
qualche volta si vive nella superficialità, nel divertimento, nella compagnia
vacanziera
·
portare una testimonianza e soprattutto porre i piedi un po’ a terra, per terra,
toccare in modo diverso il nostro pianeta vuol dire forse dare più significato
alla nostra esistenza e anche al valore dell’ amicizia, perché diventando un po’
più maturi, tutti un po’ più grandicelli e forse anche il volersi accompagnare a
quelli che tu chiami i tuoi compagni di vita …
·
dare maggiore intensità al proprio vivere …
·
ho
più di sessant’anni e la prossima vita la voglio vivere con più intensità …
·
in
maniera diversa, dando e soprattutto aprendo gli occhi, dando più attenzione a
chi mi sta intorno
·
questa società fluida mi fa disperare, non è più accettabile ed io voglio e devo
dare spessore a tutto ciò che ci è dato da vivere …”
La solidarietà, quando è vera, cambia il significato
della vita che diventa una condivisione con gli altri.
La nascita di una coscienza nuova, planetaria, la
preoccupazione per le sorti di tutta l’umanità e del nostro pianeta.
La solidarietà e l’amicizia è la sola misura efficace
contro tutte le forme del terrorismo.
In questi ultimi giorni abbiamo sentito parlare di
continuo della lotta al terrorismo.
L’urgenza di questa lotta è stata drammaticamente
e brutalmente evidenziata dal tragico
attentato che è costato la vita a bambini, adolescenti e ai loro genitori a
Manchester.
Il terrorismo che minaccia l’esistenza stessa
dell’umanità e del nostro pianeta:
·
è
quello delle grandi banche speculative, che hanno bisogno di guerre per fare
profitti,
·
è
quello dell’industria bellica che domina l’economia degli Stati Uniti,
·
è
quello delle multinazionali di ogni tipo, particolarmente del petrolio.
La vera solidarietà è la pace e la pace è il frutto
dell’amicizia e della solidarietà.
LE PRIME TAPPE DEL VIAGGIO NELLA SOLIDARIETA’
Alla mia età viaggiare diventa difficile e stancante
però lo affronto con gioia perché permette incontri con tante amiche ed amici
conosciuti da tempo e di scoprire e di allacciare legami di amicizia con tante
belle persone.
ROMA, ASSEMBLEA GENERALE DI AMISTRADA
Il 6 maggio scorso eravamo una trentina di persone, la
maggior parte di Roma, con una delegazione importante di Caprarola, la nostra
amica Ottavia Albanese venuta da Milano e il gruppo di Rieti presente con
Corinna.
Massimo Silvestri ha presentato il bilancio consuntivo
e preventivo evidenziando le difficoltà crescenti nel
trovare i fondi necessari e lo scarso
successo incontrato dalla campagna straordinaria “emergenza economica”.
L’assemblea ha deciso di prolungare questa campagna fino al 30 di giugno.
Kenia ha
spiegato le iniziative che sta prendendo il
MoJoCa
per generare e cercare risorse in Guatemala:
I laboratori di formazione professionale hanno
raddoppiato le vendite nel primo trimestre del 2017
approfittando della presenza di una delegazione di
sedici persone di Libera, è iniziato con pieno successo il “turismo sociale”
nella casa otto di marzo.
Si tratta di ricevere gruppi di turisti che vogliono
scoprire anche la realtà sociale del paese per spiegare loro come vivono le
ragazze e i ragazzi nella strada e si organizza un pranzo dove si servono piatti
tipici del paese.
Con Naty la responsabile della casa otto marzo e le
ragazze che vi risiedono Kenia ha organizzato una deliziosa cena tipica di
solidarietà e una festa di compleanno dove gli invitati portavano regali per il
Mojoca.