testimonianze + 2003, Novembre, Diario dibattiti con Lorena, Gerardo
care amiche ed amici delle ragazze e ragazzi di strada,
fra poco inizierà l’ultimo incontro con Lorena: valuteremo questi ventotto incontri svolti in poco più di un mese e faremo la festa dell’’arrivederci.
Molto rapidamente vi tengo al corrente degli incontri di cui ancora non vi avevo parlato.
25 novembre: dopo avere partecipato al matrimonio dei nostri cari amici Loretta Cavazzini e Manolo Gutiérrez, soci fedeli della nostra Rete e iniziato il simpatico pranzo di festa, siamo stati strappati da Luca e Pierpaolo che ci hanno portato a Formia lungo strade pittoresche anche se non molto rapide. A Formia c’era la festa dei 10 anni dell’’Aquilone, una cooperativa fondata dall’amico fraterno Salvatore Gentile per rendere dignità e protagonismo alle persone etichettate come malati mentali, e non come persone capaci di prendere decisioni e di partecipare in modo responsabile alla vita sociale. Molte le analogie con l’azione del movimento. L’Aquilone prende da oggi due nuovi impegni: un lavoro nelle carceri e il sostegno al movimento di ragazze e ragazzini strada del Guatemala.
17 novembre: Potenza. Anche a Potenza siamo da anni a casa. Da anni questo gruppo animato da don Franco Corbo prende numerose iniziative in varie parti del mondo e si occupa delle adozioni a distanza delle figlie e figli delle quetzalitas. Il numero passa ora a 37 bambine e bambini, Annsalisa, Alda, Rafaella, Chepito, Antonio e padre Antonio hanno conosciuto quest’anno il movimento e le quetzalitas e il loro amore ha fatto un balzo in alto. Il 28, Lorenzo aveva organizzato un dibattito as Avigliano, il suo paese sulle alture di Potenza. Accoglienza simpatica anche qui e volontà di fondare un gruppo d’amicizia.
Il 29 in mattinata abbiamo incontrato il gruppo del Centro Servizi al Volontariato di Potenza cge ci ha promesso un aiuto per formare le socie ed i soci del movimento all’amministrazione. In serata eravamo a Balvano, nella chiesa di don Antonio Palo. Proporzionalmente al numero degli abitanti è stata la riunione più affollata. Nella notte malgrado la pioggia ed i banchi di nebbia, Don Antonio ci h accompagnato in macchina a Roma per permetterci di arrivare in tempo per prendere l’aereo che ci portava in Belgio.
Il 3 novembre. arriviamo a Ansart dove André Wendin et Jacquline Englebert coordinano il piccolo numero di persone che appoggiano il movimento. Jacqeus Liensenborghs e Françoise ci hanno accompagnato in macchina in queste foreste del profondo sud del Belgio. il pm, riunione con persone del Centro di Sviluppo Rurale, che assumerà in forma ufficiale la diffusione del progetto. In serata ci raduniamo in un restaurante in piena foresta a Suxy con un gruppo di conversazione in spagnolo e l’indomani Michel fa versare per il movimento ciò che rimaneva in cassa di un gruppo di ginnastica che si è sciolto.
4 novembre, siamo ricevuti dal fratel Bernard-Joseph, dell’’abbazia dei Trappisti di Orval, dove, oltre a pregare, si fabbrica un’ottima birra. I monaci aiutano molti progetti di solidarietà e ci hanno chiesto di presentare un progetto. Alla sera, abbiamo un riunione con "Vie Féminine" di Florenville e usciamo con la speranza che in questo piccolo paese si formerà un gruppo d’amicizia. Durante i due giorni siamo stati ospiti di Jacqueline e di Marcel. Grazie.
IL 5 SIAMO A Bruxelles dove Elise Sercks, una giovane belga reduce di un volontariato di 4 mesi con il movimento, ha organizzato una riunione nella casa dei suoi genitori. Ma il numero di presenti è tale che ci dobbiamo spostare nel vicino "Tribunale di Pace", proprio nella sala delle udienze. Molti giovani, amiche ed amici di Elise, erano presenti, molti adulti anche. Elise e suo fratello riusciranno senz’altro a formare un buon gruppo e Beate, una delle sue amiche. vicepresidente di una piccola ONG foramta da funzionari della UE, ha promesso di appoggiare un progetto.
il 6, sempre pilotati dal nostro caro amico André Stuer, che ha realizzato il primo video sul movimento, andiamo a Liegi, nella "casa nica", organizzata da Odette Maguy Goffin con le quali lavoriamo da decenni per il progetto di borse di studio per il Nicaragua. L’ambiente, sulle alture di Liegi, è molto simpatico: bar, ristorante, sale di riunioni nella cantina. Molti i presenti tra i quali 4 Guatemaltechi di cui tre raazze adottate all’età di pochi mesi. Ci diranno quanto sono state impressionante dalla testimonianza di Lorena perché anche loro avrebbero potuto avere una vita simile. A Liegi, città ardente, nascerà senza dubbio un gruppo dinamico.
Il 7 siamo a Dion-le-Mont, nella casa parrocchiale di André. Un gruppo piccolo di persone informate e impegnate. C’è anche la speranza che qui nasca un gruppo e che avremo appoggi per presentare un progetto a una ong cattolica.
Il ritorno dal Belgio, dipinto d’autunno, si realizza il 9 sera. Il 10 siamo a Viterbo per due incontri soprattutto con studentesse e studenti del corso per educatori professionali dell’’università del FICT.
Il 12, Treviso con il gruppo che da anni sostiene il movimento, malgrado numerosi altri impegni con il Perù. il Venezuela e la Bolivia. Erano presenti 4 rappresentanti dell’’associazione dei bambini e adolescenti lavoratori di strada della Colombia che intervengono nel dibattito. La filosofia, la pedagogia, la visione politica dei nostri movimenti sono simili anche se in campi di lavoro sono diversi: non si tratta di fare l’elemosina ma di rendere dignità e protagonismo ai bambini e ai giovani di fronte all’oppressione imperialista che li deruba e schiaccia. Siamo stati ospiti di Sisssy e Giovanni Brisotto. Stella ci ha accompagnato l’indomani mattina per una visita accelerata di Venezia.
Alla sera eravamo a Firenze, dove Carolina, Giovanni e Gerardo Piccini ci hanno accolto con l’affetto di sempre. C’era anche il nostro caro Padre Gabriele Perfetti, comboniano, che ci ha dato un prezioso aiuto in Guatemala con la ricerca di risorse e soprattutto con l’appoggio morale e spirituael elle ragazze e ragazzi di strada. Anche Carolina e Giovanni erano venuti in Guatemala due anni fa. La riunione si è svolta nella casa del popolo dell’’Isolotto. I presenti tra i qauli mote persone amiche da tempo, fratel Eliseo del romitaggio delle Stinche, Giuliano, Graziea, Piero, Margarita, Sergio – don Mazzi, indisposto non ha potuto essere presente. A Firenze è già nato un gruppo d’amicizia. Siamo stati ospitati nella casa dei comboniani.
Grazie a tutte le amiche ed amici che ci hanno accolto con amicizia in questo lungo giro d’Italia e del Belgio. L’impresa era faticosa ma è stata piena di gioia.
Stasera tenteremo a caldo un primo bilancio e spero di potervela mandare domani alla vigilia della partenza. Vi manderò in seguito la testimonianza di Lorena. E’stato per me una gioia inesperta di sentirla parlare ogno sera, al suo contatto ho imparato molte cose. Io mi sento colui che prepara la via per persone molto più importanti, Lorena, Mayra, tutte le ragazze e ragazzi di strada che ritrovano la dignità.
Un abbraccio affettuoso , vostro Gerardo