testimonianze + 2017 marzo 10, Guatemala
Care amiche ed amici
vi mando un affettuoso saluto dal Guatemala che sta vivendo giorni di
tristezza, di collera, di ribellione, provocata dal massacro di più di 50
bambine e adolescenti, in una istituzione statale chiamata "focolare sicuro".
Tutto è cominciato il 7 marzo quando un gruppo di adolescenti si è ribellato
contro il maltrattamenti e la pessima alimentazione. Una sessantina di loro,
sono scappati da questo luogo situato a 22 km della capitale. Il personale ha
rinchiuso con lucchetto le più ribelli in un dormitorio. Il giorno seguente in
mattina è scoppiato un incendio nelle cause ancora sconosciute. 19 bambine e
adolescenti, tra le quale tutte quelle rinchiuse in un dormitorio sono morte
carbonizzate. 40 sono state trasportate in ospedali della capitale. All’ora in
qui vi scrivo 37 sono già decedute.
L'emozione, la collera sono particolarmente intense nel MOJOCA, perché
lavoriamo con la stessa popolazione. Madelin Hernandez, 12 anni, che non aveva
potuto rimanere nella casa del 8 marzo perché era minorenne è morta bruciata
viva. Jackeline, 14 anni si è salvata perché è fuggita in tempo.
Molte denunce erano state presentate dai
genitori per maltrattamenti, violenze, abusi sessuali, stupri, incitazione alla
prostituzione, e si temono fatti ancora più orribili, quali tratta di minorenni,
adozione illegali, e assassini. Il dipartimento di "Benessere sociale" che
dipende direttamente dal presidente della Repubblica non ha dato seguito a varie
ordini di tribunali di minorenni. Ci troviamo di fronte a un crimine di Stato.
Non c'è una politica per infanzia e adolescenza. Non ci sono soldi per farla,
perché il Governo e il Parlamento rifiutano di far pagare ai ricchi le imposte.
Il Guatemala è il paese in America dove le imposte sono i più basse.
In queste condizione è più che mai
necessaria la presenza del MOJOCA.
Purtroppo abbiamo dovuto sopprimere 6
impieghi, perché ci troviamo in mezzo a una crisi economica molto grave.
Amistrada ci aiuta lanciando una
sottoscrizione straordinaria. Ma il dollaro e l’euro sono in caduta libera. In
gennaio un dollaro valeva appena Q 7,50, oggi solo Q 7,21. Tentiamo di
fronteggiare questa emergenza con risparmi elastici. E prendiamo tutte le misure
che possiamo: richieste di sovvenzioni, formazione di una rete di amicizia,
sforzo per aumentare le vendite dei laboratori, ecc.
La riduzione dei posti di lavoro ci
obbliga a ristrutturare e rinnovare il lavoro, aumentando la autogestione e
organizzando meglio tutti i programmi. La crisi ci farà più magri, più snelli,
ma ce la dobbiamo fare! Ce la faremo!
Il MOJOCA deve continuare con i suoi
metodo di amicizia e rispetto, di appoggio ai giovani affinché realizzino i loro
sogni di protezione delle bambine e i bambini.
Non li possiamo lasciare agli aguzzini
delle istituzione de uno Stato militar-mafioso.
Sappiamo che possiamo contare su di voi!
Grazie,
Gerardo