testimonianze + 2009, novembre 21 - Guatemala

 

Care amiche ed amici,

 

Oggi, le ragazze della casa 8 Marzo hanno accolto una giovane madre ventenne e le sue due figlie di 8 e 3 anni.

17 bambini vivono ora in casa e 15 giovani donne, delle quali due incinte. Fatta eccezione della ragazzina di 8 anni, tutte le atre hanno tra un mese e 4 anni.

Mai si erano viste tante bambine e bambini e tante giovani donne in casa.

 

Il freddo sta per giungere e altre chiederanno di entrare. Le ragazze della casa non respingono mai una giovane soprattutto se ha figli.

Anche se tutto è già pieno e se non ci sono più letti.

E ora che sono iniziati lavori urgenti e che metà della casa è inagibile, lo spazio manca tremendamente.

 

Anche i soldi scarseggiano, quelli per l’alimentazione sono finiti in settembre a causa della speculazione sui prodotti alimentari di base.

Ma si va avanti, anche con una cena a base di zuppa e tortillas o di riso e fagioli, la pietanza dei poveri che sono fortunati.

Dal menu è scomparsa la pizza del sabato perché costava troppo, 200 quetzales, meno di 20 euro.

 

Ieri sera avevo comprato un dolce per festeggiare Jeannettia, bambina di 4 anni ridata alla mamma Natalie alla quale era stata strappata da un giudice. Avresti dovuto vedere la gioia delle bambine e dei bambini.

La solidarietà non è una parola vuota nel Mojoca.

 

Non inquietatevi, riusciremo a alimentare tutta la grande famiglia.

E la gioia dell’accoglienza e della solidarietà vale infinitamente di più di una pizza.

 

Un abbraccio,

Gerardo