testimonianze + 2008 ottobre 15, Guatemala

 

Care amiche e amici delle ragazze e ragazzi di strada,

 

un affettuoso saluto dal Guatemala da parte mia e da tutte le ragazze e ragazzi del Mojoca. Approfitto ancora una volta dell'aiuto di Valentina per scrivervi una lettera dalla strada.

 

La ricostruzione della scuola dell'amicizia

 

Siamo appena tornati da una visita alla casa in ricostruzione della 13a strada. Come sempre eravamo accompagnati della nostra architetta Patty De Block. I lavori procedono spediti, anche se abbiamo avuto qualche ritardo dovuto al fatto che aspettavamo donazioni di materiale. Adesso riprenderanno a pieno ritmo. La casa è molto bella, curata in ogni suo dettaglio. In Guatemala è ancora possibile un lavoro artigianale. Io non avevo avuto fino ad ora la possibilità di seguire la costruzione di una casa. E' un'esperienza molto interessante perchè ogni volta che andiamo miglioriamo qualche aspetto per rendere la casa più funzionale e più bella. I nuovi edifici sono quasi finiti ,basta solo fare i muri di divisione con materiale prefabbricato e mettere le porte e le lampade. Anche i lavori di ristrutturazione della parte vecchia sono stati iniziati e tutto dovrebbe essere finito prima di Natale.

 

Faremo l'inaugurazione ufficiale alla fine di gennaio per permettere a una delegazione di Amistrada di essere presente. Infatti è grazie ad Amistrada che abbiamo potuto intraprendere questa opera importante, grazie all'audacia del comitato di gestione che all'inizio di quest'anno ha deciso di anticipare i soldi della costruzione. E grazie alla generosità dei nostri gruppi e soci di Amistrada e di persone nuove che hanno aderito alla sottoscrizione straordinaria, in particolare i nostri amici di Mani Tese di Milano e di Firenze.

 

L'assemblea generale del Mojoca

 

Il primo venerdì di settembre abbiamo svolto un'assemblea generale del Mojoca, nella quale erano presenti oltre alle alunne e alunni della nostra scuola, molte Quetzalitas e ragazze e ragazzi che tutt'ora vivono in strada.

 

Abbiamo discusso un punto importante: i giudici volevano utilizzare le nostre case come succursali del carcere. Nel senso che ragazze e ragazzi che sono in relazione con il Mojoca avrebbero svolto il tempo di carcere nelle nostre case. Questo ci avrebbe obbligato a mantenere rinchiusi nelle case queste ragazze/i e a denunciarli nel caso fossero usciti dalle case. L'assemblea si è pronunciata contro questa proposta, non solo perché non abbiamo personale per assicurare la custodia dei prigionieri ma soprattutto perché questo è contrario alla nostra pedagogia basata sull'autodeterminazione e la libertà di ogni persona. Tutte le altre istituzioni che lavorano con ragazze e ragazzi di strada ospitano molte persone mandate dai giudici. Questo non è lo stile del Mojoca.

 

In questa assemblea abbiamo anche toccato un tema importante che è quello dei microcrediti e delle microimprese. Dopo tentativi fallimentari di creare microimprese di una certa importanza nel centro della città, abbiamo deciso di partire dai lavori che già svolgono molte ragazze nel luogo dove vivono, quartiere popolare o baraccopoli. Alcune vendono caramelle, altre vestiti per bambini o scarpe o roba da mangiare. I microcrediti, tra i 30 e i 50 euro, servono ad ampliare l'attività già esistente. Una ventina di ragazze si sono iscritte per usufruire di questa possibilità. Hanno seguito un corso di preparazione di 15 giorni, hanno elaborato un progetto di ampliamento della loro attività e cercato i prodotti di qualità a prezzo conveniente. Un coordinatore e una consigliera li hanno accompagnati per fare uno studio di mercato nel luogo in cui vivono, per verificare tra l'altro se non esistono negozi o imprese dello stesso tipo. L'iniziativa ha interessato soprattutto le ragazze, un solo ragazzo si era iscritto e poi ha abbandonato la formazione. Abbiamo capito che in un paese come il Guatemala, dove esistono pochi lavori e dove la maggioranza della gente vive con un lavoro informale, dobbiamo rimanere anche noi nella economia della strada. Naturalmente aiutiamo anche le ragazze che hanno altri progetti come quelli di trovare un lavoro in una impresa o un ufficio. Ma sappiamo che non è facile per le ragazze/i di strada trovare un lavoro con le prestazioni sociali e lo stipendio minimo stabilito dal governo.

 

Abbiamo anche festeggiato il primo premio ricevuto dalla fondazione Gutierrez che riconosce la dignità delle ragazze/i di strada e la loro capacità di dirigere il loro movimento e di inserirsi come cittadine e cittadini responsabili nella società.

 

Il Forum Sociale delle Americhe

 

Dal 7 al 12 ottobre si è svolto nei locali della università San Carlos della capitale, il III foro sociale delle Americhe. Il Mojoca era presente. Avevamo un salone a disposizione con una esposizione permanente di foto che illustravano gli scopi, la metodologia, l'organizzazione, i programmi delle attività del Mojoca. Avevamo anche allestito una vendita di alimenti elaborati dalla nostra cucina e di dolci dalla nostra pasticceria. Le ragazze/i hanno distribuito durante questi gironi un migliaio di depliant sul Mojoca.

 

Anche se il locale dove stavamo era lontano dai luoghi dei grandi incontri e anche se i responsabili di questo importante incontro internazionale non si sono accorti del significato della presenza delle ragazze e ragazzi di strada e del contributo importante che possono dare ad una trasformazione della società, possiamo essere molto soddisfatti della nostra partecipazione. Quasi 70 ragazze/i del Mojoca hanno partecipato al foro che è stato per tutti l'occasione di riflettere sul senso della nostra azione. Abbiamo allacciato rapporti con altre organizzazioni.

 

Il Mojoca era l'unica associazione di ragazze/i di strada che partecipava al foro. Ci siamo accorti che manca un'organizzazione che rappresenti al livello mondiale le ragazze/i di strada. Nella nostra ultima assemblea dibattito durante il Foro, che trattava delle alleanze tra varie organizzazioni al livello nazionale e internazionale, il comitato di gestione ha proposto la creazione di un movimento internazionale delle ragazze/i di strada. All'unanimità la proposta è stata accolta con un forte applauso. Si tratta ora di metterla in pratica.

 

Viaggio in Bolivia

 

La settimana prossima partiremo per un soggiorno in Bolivia, Yesenia ed io andremo in Bolivia dove sono stato invitato da Benito Fernandez, alunno e grande amico di Giulio Girardi. Sarebbe piaciuto a Giulio tornare in Bolivia, da quando Evo Morales, indigeno e ex sindacalista è il presidente della repubblica. Giungeremo in un periodo di grande agitazione perché il parlamento dovrebbe approvare una nuova costituzione alla quale è ferocemente opposta l'oligarchia bianca sostenuta dagli Stati Uniti, da paesi europei e dalle multinazionali dell'energia. Avremo un seminario di due giorni con rappresentanti di associazioni di strada. Incontreremo funzionari del governo, uomini politici, associazioni di bambini e adolescenti lavoratori di strada. Proporremo ad associazioni di strada, se sono dirette da ragazze/i di strada di unirsi a noi per lanciare il progetto di un movimento internazionale dei giovani di strada. Il proposito di Benito è che si confederino per formare un soggetto sociale per incidere sulle politiche delle amministrazioni boliviane. Se gli saremo di aiuto in questo progetto non sarà vano il nostro soggiorno nella capitale più alta del mondo.

 

Il progetto di un movimento internazionale dei giovani di strada è stato approvato in un luogo altamente simbolico, il Foro Sociale delle Americhe. Speriamo che possa iniziare a realizzarsi in un altro luogo altamente simbolico, la Bolivia indigena e contadina che lotta per dare al proprio popolo l'uso delle risorse e cerca di essere autonoma di fronte alla temibile forza dell'imperialismo internazionale.

 

Nella prossima lettera vi dirò come sono andati i nostri incontri e vi darò altre notizie della strada e del Mojoca. Spero che sarete numerose e numerosi all'assemblea del 15 novembre e finisco la lettera con l'appello che fa la rete di amicizia del Belgio che ha cambiato la pubblicità della lotteria nazionale "Siate scandalosamente ricchi!" in "Siate scandalosamente generosi!". Ma già lo siete e ve ne ringrazio,

Gerardo Lutte

 

La nostra instancabile Maria Concetta Gubernale è arrivata da sabato scorso e rimarrà tre mesi con noi. Conchita à già stata adottata dalle bambine, dai bambini e dalle ragazze della Otto marzo.