testimonianze + 2008 luglio 30, Gerardo

 

Care amiche ed amici dei ragazzi e delle ragazze di strada,

sta per finire la mia terza settimana in America Latina e non volevo aspettare di più per mandare un affettuoso saluto da parte delle ragazze e ragazzi del MOJOCA e da parte mia. Spero che stiate bene ed immagino che molti di voi siano in vacanza. Mi auguro che siano belle e riposanti.

 

Ho già dato notizia ad alcuni di voi rispondendo alle vostre lettere. Ho trovato il MOJOCA in piena effervescenza e malgrado le difficoltà dovute al fatto che tutte le attività del nostro centro educativo sono state spostate in modo provvisorio nelle case di abitazione delle ragazze e dei ragazzi, le attività si svolgono regolarmente.

 

LA SCUOLA DELL'AMICIZIA

 

La novità di quest'anno è che iniziamo la scuola alle 9:00 del mattino e, quindi, le allieve e gli allievi devono arrivare alla casa dei ragazzi dove si svolge la scuola alle 7:00 del mattino per fare la doccia, lavare i vestiti e fare colazione prima dell'inizio della scuola.

Abbiamo tre classi affidate a tre maestre diplomate e, oltre a seguire il piano di studio che ci permette di partecipare agli esami pubblici e di dare diplomi ufficiali, completiamo il programma con le lezioni di storia e formazione socio-politica, e un pomeriggio alla settimana con un laboratorio di biblioteca, ossia di lettura e di scrittura. Ci sono anche lezioni di informatica. Se è possibile, ossia se abbiamo le risorse necessarie per farlo, aggiungeremo una quarta classe il prossimo anno e seguiremo un piano di studio di scuola primaria per adulti che dovrebbe permetterci di avere la propria scuola riconosciuta. Stiamo anche pensando di anticipare di un’ora ancora l'orario di scuola del prossimo anno per avvicinarci alle scuole pubbliche e private che iniziano alle 7:00 della mattina.

I nostri studenti sono d’accordo e si rendono conto che hanno bisogno di molto tempo per formarsi.

Nella scuola interna abbiamo una trentina di allievi. Nelle scuole di fuori, dalle elementari all’università, abbiamo quasi sessanta giovani che ricevono la borsa di studio ed un'ottantina di bambini e bambine. La scuola è veramente il cuore del nostro processo educativo.

 

IL NUOVO CENTRO EDUCATIVO

 

I lavori di ricostruzione di due ali del centro educativo procedono bene e tutto dovrebbe essere terminato entro il prossimo mese di Ottobre. Approfitteremo di questa occasione per effettuare i lavori necessari nella vecchia costruzione in modo che tutto sia funzionale ed in buono stato. Spero proprio che potremmo celebrare una grande festa di riapertura del centro sociale già in Dicembre di quest'anno.

 

LA CASA 8 MARZO E LA CASA DEGLI AMICI

 

Nella casa 8 Marzo vivono attualmente dieci ragazze e dieci bambine e bambini. Lo scorso anno ho notato progressi spettacolari perché le ragazze vivono nell'amicizia e si respira un'atmosfera di felicità nella casa.

Non ho ancora avuto l'occasione di frequentare spesso la casa dei ragazzi, ma anche loro mi dicono di essere felici e di vivere come amici. Abbiamo anche accettato che un giovane di strada vivesse nella casa, invece di fare i due anni di carcere ai quali era stato condannato. Naturalmente lo facciamo allo stile nostro, non siamo guardie carcerarie e lui rimane in casa solo perché comprende che è una soluzione migliore del carcere.

 

LA FAME E LA MISERIA INFINITA

 

Non vorrei che quanto scrivo vi faccia pensare che qui tutto sia roseo. Il venerdì successivo al mio arrivo in Guatemala ho offerto un pranzo di festa alle ragazze della "8 Marzo" comprando loro del pane. Da settimane mangiavano solo tortillas perché il pane, come tutti i prodotti alimentari, era aumentato in modo vertiginoso.

Con i soldi del preventivo e` difficile arrivare alla fine del mese e, quindi, bisogna stare molto attenti alle cose che si acquistano ed utilizzare con parsimonia il gas, poiché anch'esso è aumentato. A volte, alla fine della terza settimana , non c'è più gas per la cucina e le docce. Per darvi un'idea dell'aumento dei prezzi, vi scrivo la seguente tabella (prezzi in Quetzales).

 

Prodotto                          dicembre 2007     luglio 2008                aumento                  

 

1 panino                                    0,20 Q                0,50 Q                     150%

1 kg di riso                                4,40 Q                9,90 Q                     125%

2,27 kg di latte (in polvere)      95,00 Q            170,00 Q                       79%

1 tortilla                                     0,20 Q                0,33 Q                       65%

1 kg di carne                            33,00 Q              44,00 Q                       33%

30 uova                                   20,00 Q              27,50 Q                       35%

1 kg di fagioli                             6,60 Q              16,50 Q                     150%

1 kg di zucchero                        2,86 Q                4,59 Q                       58%

 

Già prima della speculazione mondiale sugli alimenti, molte famiglie guatemalteche vivevano nella fame e alcuni morivano. Possiamo immaginare le conseguenze disastrose che si manifestano molto più nelle campagne che in città.

Molti ragazzi e ragazze che sono usciti dalla strada sopravvivono vendendo caramelle nei mezzi pubblici e anche per loro la sopravvivenza sarà una lotta continua.

 

LA PRIORITA` DELLE PRIORITA`

 

Durante quest'anno i nostri sforzi sono concentrati sulla formazione professionale, la ricerca di un lavoro, la creazione di una microimpresa. Sono tutti obiettivi molto difficili da raggiungere in un paese in cui i tre quarti della popolazione vive nella povertà. Per un ragazzo o una ragazza di strada è ancora molto più difficile trovare un lavoro che permetta di vivere una vita decente. Molti hanno studiato poco, molti hanno un tatuaggio e con un tatuaggio non si ci può lavorare in un Mc Donald e nella maggior parte delle imprese private. Altri ancora hanno precedenti penali e questo spiega perché tanti ripiegano sulla rivendita di caramelle nei bus. Per basta una malattia perché il capitale sia mangiato e bisogna ricominciare daccapo. Noi stiamo iniziando un programma di microcrediti ma i piani belli fatti sulla carta sono spesso annientati dall' irruenza della povertà . Uno dei nostri ragazzi aveva iniziato in un paesino nei dintorni della capitale una vendita di prodotti alimentari di base e tutto procedeva bene. Però un giorno vennero ad abitare nella casa fratelli e sorelle che non avevano mezzi di sostentamento e che in pochi giorni mangiarono tutte le provviste del negozio.

Ma di questo vi parlerò in modo più dettagliato in una prossima lettera, perché i responsabili di tutti i programmi stanno elaborando il resoconto semestrale che ci permetterà di misurare i progressi e gli insuccessi di ogni programma.

 

 

IL VIAGGIO IN PERU`

 

Dal 21 al 26 Luglio abbiamo partecipato Maurizio e Mirka, due giovani del comitato di gestione, Nora ed io ad un seminario internazionale sull'adolescenza organizzato da "Encuentros", rete di associazione di giovani di ambienti popolari organizzata dai Gesuiti di questo paese. Questo incontro è stato molto interessante. Comportava lavori separati per i giovani e gli adulti e sessioni comuni. Maurizio e Mirka hanno dato un testimonio che a parere dei loro coetanei peruviani li ha aiutati molto a riflettere sulla condizione dei giovani e a rafforzare il loro impegno sociale  politico. Gli interventi di Nora sulla gioventù latino americana e sul MOJOCA sono stati molto apprezzati e al termine del seminario il responsabile di Encuentros ci ha detto che voleva iniziare in Perù un'associazione per giovani di strada simile al MOJOCA.

In Perù eravamo in terra amica perché avevo già contatti affettuosi con il Manthoc, associazione di bambini e adolescenti lavoratori e con un istituto di formazione pedagogica fondato dal nostro amico Alejandro Cussianovich. Conoscevamo anche la GiOC (Gioventù operaia cristiana) di questo paese. Abbiamo potuto ammirare una volta di più la formazione sociale e politica di bambini e bambine di soli dodici anni e la solidità di queste organizzazioni dei giovani che lottano per il rispetto dei loro diritti. Sono stato molto sorpreso del numero dei responsabili giovanili che avevano letto il mio libro sull'adolescenza e lo utilizzavano come mezzo di formazione. Un mese non sarebbe bastato per rispondere a tutti gli inviti che abbiamo ricevuto e, soprattutto, per imparare da loro.

Abbiamo, tra l'altro, partecipato ad una riunione di un coordinamento di associazioni che vogliono proporre modifiche alla legge sui diritti dei bambini e degli adolescenti. Infatti, i governi dell'America Latina che si sottopongono alle direttive dell' Organizzazione Internazionale del Lavoro ed i governi occidentali vogliono proibire il lavoro dei bambini e degli adolescenti. Questo e` impossibile in America Latina se non si dà, allo stesso tempo, alle famiglie di questi bambini e adolescenti le risorse necessarie per sopravvivere. Giustamente le bambine, i bambini, gli adolescenti e le adolescenti del Manthoc e di altre associazioni peruviane e latino-americane rivendicano il diritto ad un lavoro non pericoloso e non sfruttato, che permetta o che rispetti lo spazio dello studio e del gioco.

Vorrei tornare la prossima volta su questo argomento, perché da quando conosco gli adolescenti e i bambini del Manthoc penso che sia un grande vantaggio per i nostri bambini e adolescenti la possibilità di lavorare, di acquisire un minimo di autonomia economica e di imparare e responsabilizzarsi con un'attività formativa.

 

Devo finire questa lettera perché Alessandra, la mia amabile segretaria deve andare a seguire un corso di spagnolo con le amiche Paola e Valeria, che fanno parte di un gruppo di giovani guidati dal nostro grande amico don Gabriele Perfetti e che ci fanno una visita di 1 settimana.

 

Vi voglio solo dire che quest'anno sarà stato soprattutto l'anno degli scambi internazionali: dopo la visita di Maria Elena e Kenya e di Glenda e Carlos in Belgio e in Italia, di Mirka e Maurizio, che tutt'ora sono in Perù dove si fermano per un mese, di Sara e Patty Garcia che andranno in Salvador all'occasione dell'incontro dei capi di stato latino-americani sul tema della gioventù, di Yeimi Morel e René in Honduras per un incontro sul tema della violenza contro i giovani, di Samanda, Karina e Patty, psicologhe che accompagnerò in Novembre in Chapas per un incontro sulla psicologia della liberazione. E’ anche previsto un incontro in Bolivia alla fine di quest'anno. Tutti questi incontri hanno anche lo scopo di unire i giovani per costruire un'alternativa di amicizia globale contro il progetto di morte della globalizzazione neoliberale. A questo scopo, saranno anche importanti due incontri ai quali parteciperemo in Guatemala: dall'8 all'11 Novembre al Social Forum latino-americano al quale parteciperemo con un'esposizione permanente e con dibattiti quotidiani. Poi in novembre concluderemo la ricerca internazionale sulla violenza contro i giovani, promosso con fondi dell'Unione Europea dell' ONG milanese Soleterre.

 

Vi mando un affettuoso abbraccio e vi ringrazio per lo sforzo immenso che state facendo per finire la costruzione della casa e permettere alle ragazze e ai ragazzi del MOJOCA di continuare a sognare anche se si trovano in una situazione difficile.

 

La storia non è finita e spetta a noi renderla umana, piena di canti, di speranze e di sorrisi di bambini e delle bambine, degli innamorati e delle innamorate.

 

Gerardo