testimonianze + 2006 maggio 13 Roma, Gerardo

Care amiche ed amici,

di ritorno da un soggiorno di tre mesi in Guatemala vi mando un affettuoso saluto ed alcune notizie del nostro movimento dei giovani di strada.

La casa 8 marzo

Sette ragazze e due bambini vivono ora nella casa e quattro altre si preparano ad entrare. Due di loro - Diana e Jennifer - lavorano durante il giorno lasciando i loro figli piccoli in una guarderia. Le altre - Saida, Guadalupe, Sonia, Veronica e Smile - frequentano durante il giorno le attività del Mojoca (scuola in mattinata, formazione professionale nel pomeriggio). Le tre accompagnatrici (Mirna e Naty per la notte, Alma, insegnante nella scuola del Mojoca per il giorno) svolgono molto bene il loro compito. La nostra esperienza è nuova: nelle altre istituzioni le ragazze sono rinchiuse giorno e notte; nella nostra sono libere: escono da sole alla mattina, tornano da sole la sera e decidono delle regole della casa  stabilendo gli orari dei lavori e del tempo libero. Possono passare il fine settimana o vacanze con la propria famiglia o con il compagno.

Ora il movimento è autogestito

Dopo più di dieci anni, ci siamo riusciti! Ora sono i giovani a prendere da soli la decisione, gli accompagnanti partecipano alle discussioni non alle decisioni. E' iniziato un processo. Prima che la autogestione sia totalmente realizzata i giovani dovranno prepararsi, vincere la paura di parlare e gli accompagnanti dovranno facilitare sempre di più questo nuovo modo di funzionare. Ma Glenda, la presidente eletta del Mojoca, comprende bene il suo compito, che svolge a tempo pieno e assieme a Ana Maria, Lubi, Sara,  Raul, Mauricio e Nelson, ed è decisa a fare rispettare i diritti delle ragazze e ragazzi a dirigere il proprio movimento.

Una profonda riorganizzazione del Mojoca

La prima decisione significativa del comitato di gestione ù stata l'elaborazione di una profonda riorganizzazione del MOJOCA:

Gli altri gruppi continuano: le Quetzalitas, le Mariposas (o farfalle, nome che i sessanta bambini hanno scelto per il loro gruppo), Nueva Generaciòn e tutti i servizi : alimentazione, appoggi psicologico, giuridico, sanitario, reinserimento sociale, aiuto all'alloggio) e sono sempre affidati a una o un giovane ed a un accompagnante.

Il Mojoca lavora in collaborazione con associazioni private e pubbliche, in particolare con il Comune della capitale e Bienestar Social, organizzazione che dipende dalla moglie del presidente. Si lavora in particolare alla sensibilizzazione della polizia per ridurre la violenza istituzionale.

Considerazioni finali

Malgrado le difficoltà, gli insuccessi, un clima sociale sempre più ostile ai giovani, il movimento si muove.

Se vogliamo che continui a svilupparsi, se vogliamo, come ci chiedono i ragazzi, aprire una casa anche per loro, dobbiamo aumentare il nostro impegno. Ora abbiamo a disposizione due strumenti preziosi:

All'inizio di luglio ritornerò in Guatemala per altri tre mesi. La mia vita ormai è con le ragazze e ragazzi di strada. Vado via tranquillo perché so che tu e tante altre amiche ed amici delle ragazze e ragazzi di strada si stanno impegnando per aiutarli a realizzare i loro sogni.

Grazie.

Un affettuoso abbraccio

Gerardo Lutte