testimonianze + 2005 ottobre 5, Gerardo

                                                                                      Guatemala

Care amiche ed amici delle ragazze e ragazzi di strada,

ieri 4 ottobre, subito dopo pranzo, siamo usciti di corsa in strada, Mayra, Inès, Rita, Mirka, Kenia, Jennifer , Kristina, Claribel, Lubi, Laura, la tirocinante italiana, ed io. Avevamo fretta non solo perché pioveva, ma anche perché le ragazze di questo gruppo di formazione dovevano andare a lavorare, ossia chiedere l’elemosina, per potersi pagare una camera in una qualche misera pensione. Infatti fa molto freddo qui in questi giorni di tempesta, soprattutto nelle notti, e le ragazze si prendono in particolare cura di Rita che è incinta e dovrebbe partorire nel prossimo mese.

Lo scopo di questa spedizione era di visitare una casa situata a 15 “cuadras” ossia isolati, dalla nostra casa (così si indicano qui le distanze; nel centro della città in teoria una “quadra” dovrebbe misurare 100 metri). Abbiamo suonato al portone d’entrata e Naty sorridente ci ha aperto la porta. Le ragazze sono entrate, si sono guadate intorno nel grande spazio dell’entrata e hanno esclamato:”Quanto è bella!”. Avevano già adottato la casa che a partire dal primo febbraio del prossimo anno diventerà l’albergo delle ragazze del movimento e dei loro bambini.

Avevo perso la speranza di trovare una casa prima della mia partenza e all’improvviso il 3 ottobre si sono concluse lunghe trattative che pensavo non avrebbero prodotto nulla: Invece ora abbiamo una casa, e una casa molto bella, che conta otto camere, (due al primo piano con bagno) 4 docce, la cucina, un refettorio grande, un grande salone all’entrata e un garage. Anche l’entrata è molto spaziosa e potrebbe servire da sala di riunione. La casa è in  stile coloniale, con due patio, il primo grande con fiori, erba e pianticelle, e il secondo dove c’è il lavatoio per pulire i vestiti. La casa è più recente di quelle che già abbiamo, molto più solida, con terrazze e non col tetto di lamiera.

Abbiamo festeggiato con un dolce e una tazza di te maya questo nuovo passo importante nello sviluppo del movimento. La casa negli ultimi due anni serviva da pensione, diretta dalla nostra cara amica Naty, la quale mi aveva fatto sapere che la padrona voleva vendere la casa, Naty che continuerà la sua attività in un altro luogo con la sorella, ha accettato con Mayra la responsabilità di questa casa.

Le ragazze che dopo aver visitato la casa avevano deciso di accettarla come albergo fanno parte del “gruppo di formazione delle ragazze”guidato da Mayra. Si tratta di un gruppo molto unito che potrebbe entrare insieme nella casa,… ma che potrebbe uscirne anche allo stesso modo.

Ora si tratterà solo di ammobiliare la casa, questo sarà il compito dei nostri falegnami, di lavorare un buon progetto con la partecipazione delle ragazze del gruppo di formazione. Dovremmo anche trovare una sostituta per Mayra: le ragazze hanno deciso che preferiscono che sia responsabile dell’albergo e non più del gruppo di formazione.

Care amiche ed amici, anche se mancano solo 10 giorni alla nostra assemblea ho voluto darvi subito questa bella notizia che per noi è anche un impegno ad intensificare la solidarietà con le ragazze e i ragazzi di strada.

E ora alcune notizie brevi:

Finirò in bellezza il mio soggiorno in Guatemala con una grande festa dei bambini e delle bambine delle Quetzalitas e delle ragazze di strada. Le Quetzalitas inviteranno non solo le madri di strada ma anche le ragazze del gruppo di formazione, in segno di amicizia e per cercare di aiutare queste ragazze a realizzare i propri sogni.

Il  Guatemala è sommerso dalle tempeste, dalla pioggia, dal freddo, dalla fame e dall’ingiustizia, ma qua e la nelle tenebre c’è una luce di speranza e di amicizia. Il Mojoca è una di queste luci che splende nella notte.

Un affettuoso abbraccio  dal cuore della strada,.

                                                                           Gerardo