testimonianze + 2003, Aprile Jeanneth

 

PER NOI DELLA STRADA L’UNICA SPERANZA E’ IL MOVIMENTO  

 

scrive  Jeanneth, coordinatrice del movimento.

Cari amici della rete di amicizia,

spero che stiate bene. Vi scrivo per ringraziarvi per tutto ciò che fate per noi del movimento, avete realmente un grande cuore e grazie alla vostra generosa amicizia abbiamo realizzato molti dei nostri sogni. Voi siete convinti che noi, giovani della strada, siamo capaci di integrarci nella società, noi che abbiamo vissuto una vita molto dura e difficile.

Qui in Guatemala non c’è una istituzione che si dedichi veramente a lavorare con i giovani della strada e soprattutto, che  pensi che siamo capaci di riuscire nella vita e non considerarci come una spazzatura. . Io sono stata nella strada e sono riuscita ad uscirne grazie a persone che hanno avuto fiducia in me. Ora mi sento una madre degna di questo nome, e anche una persona degna di rispetto per ciò che sono. Questo mi spinge a lavorare con i ragazzi e le ragazze di strada perché vedano che è possibile integrarsi nella società. Con il movimento siamo riusciti a coordinare i giovani di strada. Abbiamo voce e voto in tutte le decisioni che si prendono e questo ci fa sentire importanti dentro la società. So che per gli accompagnatori l’inizio è stato difficile, dovevano adeguarsi a noi. Ci hanno aiutato molto.

Noi del coordinamento dei giovani, stiamo seguendo un corso di educazione popolare. Tutti i venerdì c’è una giornata “porte aperte”  e stiamo riuscendo a che partecipino circa 65 ragazzi/e di strada e pensiamo che questa sia un inizio per andare avanti  perché ai ragazzi/e piace il MoJoCa giacché possono esprimere quello che sentono come essere umani.  Quest’anno si   è fatta una  program necessità primordiali dei ragazzi/e della strada. Abbiamo realizzato assemblee dei gruppi nella strada. Hanno avuto un buon esito. Tutti i gruppi sono più organizzati e conoscono gli obiettivi del movimento. Ora anche con il soggiorno di Gerardo si è riorganizzata la giunta direttiva e tutti i ragazzi/e che partecipano con assiduità al movimento sono socie e soci dell’associa-zione di fronte alla legge. Vi rendete conto, sono soci  ragazzi considerati dei ladri, che i poliziotti hanno voglia di sbattere in prigione ma ora sono legalmente soci del movimento! Che grande onore per i ragazzi/e sapere che sono presi in considerazione!

Io ho tentato di spiegarvi il significato del movimento per noi.  Per noi è importante che non finisca il nostro movimento. Per questo stiamo cercando di trovare auto-finanziamento  qui nel nostro paese anche se è molto difficile. Speriamo di farlo prima che finisca il progetto dell’Unione Europea, così potremo continuare lottando per noi stessi e organizzandoci per essere ascoltati nella nostra società.

 Ringrazio tutte le persone che  sono solidali con il movimento, quelle che mandano aiuto per mio figlio Pablito e per i   figli delle quetzalitas .  Vi chiedo di scriverci ogni tanto. Vi saluto con affetto,

Jeanneth Vilela , jeanevil@hotmail.com , mojoca@terra.com.gt.