Estate 2002:
Racconti di un viaggio in Centro America: emozioni, speranze, alternative..
Ragazzi/e di strada annullati dalla droga che giorno
dopo giorno li consuma, i loro occhi spenti senza piu' speranza, le loro mani
intrappite dal freddo e dalla pioggia, i loro corpi indeboliti e lividi dalle
violenze subite e dalle lunghe notti passate su giacigli di fortuna. Uomini e
donne, ragazzi/e, bimbi/e che mi guardano muti, ma i loro occhi gridano e il
loro grido e' cosė forte da spaccarmi i timpani, gridano la loro disperazione
e la loro rabbia. Le loro mani mi afferrano il cuore e lo stringono in
una morsa che mi fa mancare il respiro. I loro corpi sfatti dalla fame,
gravano sulle mie spalle, pesanti come macigni che mi schiacciano e mi fanno
sentire piccolo. Piccolo e stupido, cieco nel mio mondo e nel mio egoismo.