testimonianze + 2002, Agosto Ilaria

Siamo rientrate ieri qui a Città del Guatemala. Il nostro viaggio e' andato bene, siamo un po' stanche ma questo non fa nulla. La valanga di brutte notizie non ha impiegato molto tempo per raggiungerci. Appena scese dal taxi abbiamo incontrato Michela che ci ha raccontato di questi terribili giorni. Mi sono guardata intorno e mi sono chiesta se questa città era la stessa che avevo lasciato. Quanta violenza si cela dietro una porta o un muro, com'e' tutto così ben nascosto.

Oggi e' stata proprio dura, mentre andavo al movimento mi e' venuto quel mal di stomaco ansioso che non provavo da tempo...gli esami sono lontani ormai. Appena siamo entrate Teresa e' corsa ad abbracciarci e molti altri, lei ha partorito ora ha una bella bimba. Pablo mi ha abbracciata e dopo mi ha fatto vedere la sua testa (porta un cappello per coprirla) ha un bel po' di punti e non sta molto bene. Jose' invece ha la faccia spaccata dal vetro di una bottiglia, tutto domenica a notte. Loro erano pronti a dare la vita per salvare le loro due amiche Jennifer e Josefa. Non sono riusciti a fare nulla. Josefa sta malissimo, e' venuta al movimento nel pomeriggio appena ci ha visto ci ha abbracciato in lacrime. Ci ha detto che cerca di non pensare a quella notte ma non ce la fa, sul più bello le torna tutto in mente. Pensa che quei 4 bastardi dopo averle violentate tutt'e 4 da tutti i lati hanno cosparso la loro casa di solvente  e volevano dar fuoco a tutto, per fortuna sono riuscite a scappare. Io nel sentire queste storie, nel vedere i loro visi ed i loro corpi così conciati ho provato di tutto, dalla tristezza alla rabbia per queste ingiustizie, per questa violenza gratuita contro persone che non sanno come difendersi e non hanno neppure qualcuno che possa farlo per loro. Poi ascolto il racconto della sparatoria dalla voce di Pablo. Lui i parla con le lacrime agli occhi, era già bastato il viso di Manuel per descrivere l'orrore di quest'altra terribile notte, di questo lunedì notte in cui da alcune moto hanno sparato contro di loro fuori alla Casona. Li avevano fatti uscire buttando bottiglie e non ho ben capito cos'altro dentro. Manuel ha la gamba ingessata dall'inguine in giù, Sandra ha avuto un proiettile vicino all'orecchio, non sente più, per il momento spero, e Henri ha una pallottola quasi vicino al cuore. Se penso che una settimana fa era tutto diverso....

Mi chiedo cosa sia successo a questa città, mi rendo conto di come in pochi giorni cambia tutto. Le ragazze ed i ragazzi vivono nel terrore eppure la loro allegria, la loro musica a tutto volume, la loro voglia di ballare non e' svanita nel nulla, così come il loro sorriso. Hanno un dono particolare questi ragazzi.

Domani però si parte, ho i loro visi di prima e di ora impressi in mente, so che non li dimenticherò mai

Ilaria