le ricerche + Serena De Masi: Dalla Marginalità all’Essere Protagonista: Percorsi di Uscita dalla Strada
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Estate 2001…la mia prima volta in Guatemala! Durante questo periodo ho conosciuto, ho fatto amicizia, non solo ragazze che vivevano in strada, ma anche altre che ne erano uscite e facevano parte di un gruppo di autoaiuto. Mi chiedevo perché ci sono ragazze che escono dalla strada, qual’ è la loro motivazione, quali sono i fattori o le circostanze che possono favorire questo percorso e quali lo possono ostacolare.Questi interrogativi mi hanno spinto a ritornare in Guatemala per svolgere una ricerca nel 2002.
L’ obiettivo della ricerca è quello di conoscere attraverso le storie di vita il percorso da una condizione di profonda marginalità sociale, a partire dalle prime relazioni con la famiglia d’ origine e poi in strada, al momento in cui la persona protagonista della propria storia esce dalla strada e riesce a trasformare il proprio vissuto riempiendolo di senso. L’ esperienza dell’ amore, il percorso di responsabilizzazione, la presa di coscienza, l’ esserci al mondo…un percorso personale che si inserisce in una presa di coscienza collettiva che vede nell’ amicizia liberatrice una risposta alla marginalità sociale, riscoprendo la propria visibilità nel protagonismo.
Ho esteso la mia ricerca anche ad altre categorie: ragazzi usciti dalla strada, ragazzi e ragazze che iniziano il percorso per cambiare vita, rivolgendo la mia attenzione ai gruppi di autoaiuto delle ragazze e dei ragazzi. Ho raccolto ventiquattro storie di vita ma in questa tesi presento e analizzo per motivi di spazio e di tempo solo dieci storie di vita, quelle delle ragazze e dei ragazzi che sono riusciti a reinserirsi in modo stabile nella società. Ho anche intervistato un’ assistente sociale ed un educatore del Movimento, ho svolto infine due incontri di gruppo con le ragazze ed i ragazzi intervistati utilizzando la musica per rappresentare la propria storia sul processo di uscita dalla strada ed i loro disagi.
Dal confronto tra storie emerge che il percorso avviene in differenti tappe: 1) il desiderio di uscire ed i primi cambiamenti grazie all’ appoggio da parte di una persona significativa e a vari mezzi quali il lavoro e lo studio, il ritorno in strada dovuto a diversi fattori rischio come la droga e il gruppo; 2) la presa di coscienza del proprio valore con utilizzo dei propri punti forza, significativo l’ appoggio di educatori e della fede che li fa sentire amati e valorizzati; 3) l’ impegno responsabile per gli altri aiutando i ragazzi ad uscire dalla strada; 4) eventuale Protagonismo con Autogestione.
Credo che il disagio delle ragazze e dei ragazzi di strada, nulla togliendo all’ unicità del proprio contesto di appartenenza, non si discosti da quello dei giovani di differenti culture e generazioni. L’ approfondimento di tematiche quali la solitudine, il disagio esistenziale, l’ esperienza di toccare il fondo, la subordinazione e la marginalità sociale, appartengono all’ umanità da sempre. Il percorso di uscita dalla strada in città del Guatemala forse potrebbe essere una delle risposte alternative al disagio.