le ricerche + Evelina Fusco: I ruoli femminili nei gruppi di strada in Guatemala

scarica la ricerca in formato word 

PRESENTAZIONE

Dopo aver trascorso nel 1998, un mese e mezzo nelle terre del Guatemala, principalmente con lo scopo di conoscere la realtà dei giovani di strada, il mio interesse si è focalizzato sulla figura della donna, sull’emarginazione sociale e culturale che vive e sui ruoli che si trova a svolgere, in un primo tempo, all’interno della famiglia, ed in seguito, nel secondo nucleo di appartenenza, il gruppo di strada.

La curiosità che mi ha spinto ad indagare questo tema, riguardava la non comprensione, da parte mia, della scelta da parte di giovanissime donne, di affrontare una vita difficile e passibile di ogni tipo di sopruso, principalmente sessuale, che le ragazze sperimentano vivendo in strada.

È stato complesso e faticoso per me entrare in quest’universo e tentare se non di capire, quanto meno di accettare questa realtà, mi chiedevo in continuazione il perché, come si può accettare di condividere la propria esistenza con persone che non ci rispettano, ma lentamente, aiutata dai racconti delle ragazze ho provato ad ascoltarle senza essere giudicante, allontanando la mia cultura, il mio essere donna offesa dal maschilismo ottuso di questo paese e lasciandomi introdurre nelle esperienze positive che il gruppo offre loro.

Illustrerò, grazie ai racconti delle ragazze intervistate, alle osservazioni effettuate ed agli studi svolti, quali sono i ruoli e le mansioni che bambine e ragazze di strada si trovano a svolgere nel e per il loro gruppo di appartenenza nelle strade della capitale, sperando in questo modo di mettere in rilievo la relatività di ogni situazione e condizione, nelle quali giocano un ruolo fondamentale, oltre all’individuo stesso, anche il contesto e la cultura di appartenenza., non trascurando la singolarità ed unicità di ogni persona che è inequivocabilmente caratterizzata dalla propria storia e personalità.

Questa ricerca è stata svolta da un punto di vista non etnocentrico, cercando di osservare ed accettare indiscriminatamente la realtà contestuale delle strade del Guatemala, con spirito non giudicante ed aperto alla conoscenza, “…grazie anche alle ricerche etno-antropologiche che hanno permesso il confronto con popolazioni per lo più tradizionali che hanno risposto ai nostri stessi quesiti in maniera culturalmente diversa.” (Danila Visca, 1984).

Ho utilizzato a tale scopo diverse metodologie: interviste semi-strutturate basate su una lista di temi precedentemente sviluppata, colloqui di gruppo, osservazione sul campo ed interviste a testimoni chiave, sperando di ottenere attraverso la pluralità dei metodi, tutti di natura qualitativa, una visione globale del fenomeno indagato.

Il lavoro è suddiviso in quattro parti, nella prima ho inserito la letteratura riguardante l’argomento investigato, con lo scopo di avere una cornice di riferimento teorico, nella quale inserire i risultati da me ottenuti. Nella seconda parte, ho spiegato la metodologia da me utilizzata, il paradigma ispiratore e le varie tecniche impiegate nella ricerca. La terza parte contiene la ricerca vera e propria e comprende dodici capitoli, dei quali, dieci sono dedicati alle storie di vita delle ragazze intervistate, uno all’osservazione partecipante ed un altro alle interviste effettuate a due testimoni privilegiati. Ognuno dei dieci capitoli riguardanti le storie di vita, contiene una breve presentazione della ragazza intervistata, il protocollo dell’intervista, la ricostruzione di quest’ultima ed infine il commento tematico, realizzato effettuando un confronto fra la letteratura di riferimento e le mie riflessioni personali. Il capitolo contenente l’osservazione partecipante è composto da un primo paragrafo riguardante il gruppo osservato e l’esposizione di sette osservazioni sul campo in riferimento alla griglia di osservazione sviluppata, ognuna delle quali è seguita da un commento tematico. Il capitolo riguardante le interviste ai testimoni chiave è composto da una presentazione del ruolo dell’intervistata all’interno del Movimento dei Giovani di Strada (che mi ha sostenuto in questa ricerca), dalla ricostruzione dell’intervista e da un breve commento. La quarta parte è costituita dal capitolo sulle conclusioni tratte dal riscontro fra ogni singola storia di vita, quindi la percezione che ogni ragazza ha del proprio ruolo, l’osservazione partecipante, ossia, ciò che io ho osservato riguardo tale argomento e ciò che i testimoni chiave riferiscono al riguardo.