2017 luglio 15 - intervento alla celebrazione
Caro Giovanni, tu ora non ti trovi tra i morti perché sei mite e puro di cuore
e, secondo le beatitudini, i miti e puri di cuore erediteranno la terra e
vedranno Dio (dal vangelo secondo Matteo).
Tu ora hai raggiunto la felicità presso Dio e
vogliamo immaginarcela partendo da due esperienze di felicità della nostra vita
messe a confronto con due brani della scrittura.
La prima esperienza è quella del gioco dei bambini,
che è gratuità e libertà, e che, se si svolge sotto l’occhio benevolo dei
genitori, è anche pienezza e serenità.
Ti immaginiamo mentre giochi, come una bambino, davanti a Dio e sei la sua
delizia tutto il giorno; sei esuberante di gioia e ti rallegri in ogni momento
al suo cospetto (dal libro dei Proverbi:
descrizione della Sapienza durante la Creazione)
La seconda esperienza è quella degli innamorati che si guardano intensamente
negli occhi, quasi a sciogliersi l’uno nell’altro, e vorrebbero prolungare
all’infinito questa sensazione.
Ti pensiamo come sei oggi, giovane, sorridente e di una
risplendente bellezza, mentre stai in piedi di fronte a Dio e lo guardi
negli occhi e Lui non ti distoglie lo sguardo
(dal libro di Giobbe: suggestione di
Gérard Lutte).
Massimo Silvestri