14 luglio 2017
Caro Stefano,
spero che la tua salute sia migliorata dopo l'incidente ciclistico di cui
Dea e i miei genitori mi parlavano.
Da mesi volevo scriverti per ringraziarti e ringraziare la Comunità di
S.Paolo per l'aiuto, spirituale, morale ed economico negli ultimi anni in
supporto al progetto Acqua per Tutti qui in Brasile.
In giugno ero a Roma, una domenica in Comunità, per scambiare il segno della
Pace con gli amici.
Ero seduto vicino a Giovanni; dopo l'omelia gli ho chiesto consiglio sulla
sostenibilità dei progetti sociali; abbiamo parlato di acqua potabile ed energie
alternative, Pace e Giustizia.
Attuali e precise, le sue risposte mi hanno dato coraggio; un concentrato di
informazioni con un pizzico di ironia e ottimismo. Un entusiasmo e una
semplicità nell'affrontare concetti complessi che mi hanno accompagnato fin
dalle sue prime lezioni di catechismo 30 anni fa.
Ricordo una cena di Natale quando mio fratello domandò "Giovanni ci spieghi
il buddismo, ebraismo e islamismo?" e lui con un sorriso divertito ha risposto
senza batter ciglio "Certamente".
Nel tempo in cui gli adulti preparavano i tavoli per la cena, abbiamo
ricevuto un'introduzione sulla mistica delle religioni monoteistiche mondiali,
senza parole difficili, tutto aveva un senso.
Sapeva parlare ai giovani, sapeva ascoltare gli adulti, due rare qualità.
Mi ritengo onorato e fortunato di far parte della Comunità di San Paolo, un
progetto dove Dom Franzoni è stato un prisma controcorrente perché ha saputo
unire i colori di religioni diverse in un unico raggio di luce che ancora oggi
illumina molte comunità religiose nel mondo.
Con affetto,
Massimo Baraglia.