lettere + 2012 luglio 11, Roma
Care amiche e amici delle ragazze e dei ragazzi di strada,
prima di ripartire per il Guatemala, dopo quattro mesi in Europa, ho la gioia di mandarvi la storia di vita di Giulio, che lui ha raccontato in quindici interviste ad una mia studentessa per la sua tesi di laurea.
Sarà una lettura di speranza in queste vacanze di austerità e spero che servirà ad aumentare il vostro impegno per la costruzione di una società diversa in Europa e in America.
In questi quattro mesi, ho avuto la gioia di incontrare molte e molti di voi nelle assemblee generali delle reti italiana e belga e in vari luoghi di Italia e del Belgio. Durante i numerosi dibattiti ai quali ho potuto partecipare, particolarmente in quelli fatti con Claudia Carrera o con Karina Quintana, si è parlato non solo della situazione in Guatemala, se non anche, e a volte soprattutto, della situazione in Europa, in Italia e in Belgio. Quando parlavamo con i giovani, sempre dicevamo loro che dovevano seguire l'esempio delle ragazze e dei ragazzi di strada, che non si rassegnano all'ingiustizia e si organizzano per creare spazi di amicizia e di condivisione. Giulio vedeva nella moltiplicazione e nell'unione di questi spazi, la speranza come mezzo per costruire una società umana alternativa a quella che stanno creando i finanzieri che pretendono di salvarci.
Sentiamo parlare sempre di austerità e di sacrifici, si annunciano misure che restringono sempre di più lo stato sociale e buttano sulla strada decine di migliaia di persone. Si comincia anche a parlare di crescita, ma senza che si veda l'ombra di una iniziativa che crea posti di lavoro e migliori la situazione degli esclusi, che non hanno i mezzi per condurre una vita decente. Quasi mai non si sente la parola 'solidarietà' che potrebbe dare un senso alle riforme necessarie. In ogni paese, solidarietà tra i ricchi e gi esclusi e solidarietà tra i popoli. Una austerità che dicesse diminuzione dei redditi dei ricchi, degli stipendi dei dirigenti, tasse più elevate a seconda dei redditi, tassazione del capitale, sarebbe accettabile e necessaria.
E poi mai si sente pronunciare la parola 'amicizia' o condivisione. Il nostro è un movimento di amicizia, che è più che mai necessaria.
La prossima lettera sarà dal Guatemala dove vado con Mimmo Sarra e da dove spero mandarvi buone notizie.
Grazie per l'accoglienza di amicizia che mi avete dato lungo questi quattro mesi.
Un affettuoso abbraccio,
Gerardo